Coronavirus, Lazar: “Ue vicina ad Italia, ma serve comunicarlo bene”

Riassunto articolo “Io credo che l’Unione Europea in queste settimane di emergenza abbia fatto qualcosa per l’Italia e lo abbia fatto in poche settimane. Ma gli italiani non lo vedono. Perchè? Gli italiani sono diventati più euroscettici di noi francesi, e secondo me bisogna fare un grande lavoro di comunicazione, un lavoro pedagogico su questo, far capire che l’Europa c’è”. Così il sociologo e storico francese Marc Lazar, professore Political History and Sociology presso Sciences Po (Paris) è intervenuto alla ‘Maratona dei manager’, la kermesse on line promossa da Cida e da altre associazioni professionali come Ascai, Com&Tec, Confassociazioni, Ferpi, IAA, Fondazione Pubblicità Progresso e Comunicazione Pubblica, e in corso dalle 10 sul sito maratonamanager.it e sui canali Facebook delle organizzazioni aderenti. Secondo lo studioso in questi anni “è avvenuto un cambiamento epocale in Italia, da paese fondatore dell’Europa piano piano il paese si è disilluso rispetto all’Europa”. E per questo secondo Lazar si deve “fare un enorme lavoro di comunicazione per fare capire che nella vita quotidiana arriverà il sostegno europeo, che le misure prese in questi giorni avranno a breve dei risultati”, ha concluso.

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